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DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO
L’itinerario ricade nel versante del Montiferru che degrada verso il mare e si sviluppa nel bosco comunale di Seneghe a circa 750 mt. di quota. Si snoda attraverso la lecceta di Cuguzzu, ed interessa antichi sterrati tuttora in uso per le attività silvo-pastorali.
La lecceta di Cuguzzu si presenta come una formazione chiusa ed ombrosa, dove gli alberi, raggiunta la maturità, con le loro ampie chiome impediscono alla luce di penetrare e, pertanto, vi si sviluppa un esclusivo sottobosco povero di specie e con lo strato erbaceo poco sviluppato. In questo ambiente sono dunque presenti esclusivamente alcune specie ombrofile quali il Pungitopo, la Robbia e il Ciclamino.
Il leccio (Quercus ilex), a differenza di altre specie, non è una pianta molto longeva ma può raggiungere comunque i 5-600 anni di vita, un esempio è il Leccio "patriarca" di Birdambulis (40°06'55.7"N 8°34'29.9"E).
Questa specie, ha come caratteristica la tendenza, nel tempo, a svuotarsi alla base del tronco, per poi "crollare" a causa del suo stesso peso.
In alcune sporadiche zone, la copertura tessuta dalle chiome degli alberi non è continua, quindi la maggiore intensità di luce crea condizioni favorevoli per lo sviluppo di una varietà di specie erbacee ed arbustive come la Sughera, il Corbezzolo, il Biancospino, l’Erica.
In questo ambiente quasi integro è presente un’avifauna in relazione con questo ecosistema: primi fra tutti il Picchio rosso maggiore, la Ghiandaia, Beccacce, e Colombacci, mentre, tra i rapaci notturni, l’Assiolo e, tra quelli diurni, l’Astore che predilige le chiome più alte, per costruirvi il suo nido. Da segnalare, fra i mammiferi, la presenza del Gatto selvatico e della Martora.
Considerevole anche la presenza di acque sorgive a Nuraghe Ruju, Birdambulis, Padassiu, Funtanas ecc. che, dopo aver alimentato il rio Sirisi-Pischinappiu, e attraversato le sabbie di Is Arenas, si gettano nel Mare Sardo.
Lungo l’itinerario si rinvengono numerose testimonianze storiche dell'attività dell'uomo, da sempre profondamente legate a questi luoghi. Infatti, nascosti dalla vegetazione sono presenti resti di Pinnettas (costruzioni utilizzate dai Pastori come ricovero) e antichi basamenti di carbonaie; lo stesso toponimo Sa Dispensa Etza, indica l’ubicazione di una “dispensa”, o “spaccio”, per la conservazione e/o vendita di derrate alimentari. Un altro toponimo, Su precone de Tzillette (precone = anfratto), indica una cavità naturale, con evidenti segni di adattamento umano e, ancora nel secolo scorso, adibita a ricovero per animali.
L’itinerario offre, inoltre, alcuni spunti paesaggistici che suggeriscono il fascino del Montiferru: così dalla balconata rocciosa di Funtanas si gode la magnifica panoramica che corre da Capo Marrargiu alla Piana di Sessa, a S. Caterina di Pittinuri e S’Archittu alla pineta di Is Arenas, alla Penisola del Sinis, al Campidano di Oristano.
DATI TECNICI
ACCESSO
Dall’uscita di Seneghe (40°05'07.9"N 8°37'05.6"E) per Bonarcado, percorrere l’asfaltata che sale al monte fino a raggiungere l’area attrezzata di Birdambulis (9 km. circa).
PUNTO DI PARTENZA/ARRIVO
Birdambulis (40°06'55.7"N 8°34'29.9"E). A Sx dell’asfaltata, presso un grosso cumulo di massi, è presente una sorgente di acqua potabile. LUNGHEZZA: circa 7,5 Km. DISLIVELLO IN SALITA: circa 300 mt.
DIFFICOLTÀ
T-E (scala CAI)
Comprende qualche breve tratto di piertame e/o fondo in cemento. È percorribile anche in Mountain-Bike e a cavallo.
TEMPI DI PERCORRENZA (CON PAUSE)
A piedi 3-4 h; in mountain bike e a cavallo 2h circa. È sconsigliata la percorrenza nei giorni di pratica venatoria.
IL PERCORSO
(di Raimondo Cossa, Guida Ambientale ed Escursionistica)
(Foto Gabriele Lo Piccolo)
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